14 novembre 2014, 2° lezione di Marketing 2 tenuta presso Libera Accademia di Belle Arti LABA di Torbole a cura del professore Corrado Corradini.
Come già detto nel post precedente, il
marketing si basa sulla trasmissione di emozioni e così anche
l'acquisto. Se quest'ultimo viene spinto da un'emozione viene
percepito come accessibile. Quando Quando vengo attratto da un
situazione d'acquisto sono disposto a spendere più soldi facendo
precipitare così il valore dell'oggetto stesso. Il compratore compra
emozioni (design)
Anche se l'oggetto venduto ha un prezzo
elevato, viene percepito molto basso, perchè l'emozione fa abbassare
il valore reale dell'oggetto. Non esiste un prodotto caro, ma
prodotti che sanno o non sanno esprimere il proprio valore.
L'emozione porta alla creazione di due
sensazioni: emotional price e intenction to buy. L'Emotional price o
premium price è determinato da un qualcosa. Si tratta di una
politica di prezzo che si basa sul principio secondo cui il prezzo
più alto fa pensare che il prodotto offra una migliore qualità o
comunque un qualcosa in più, cioè un premio al cliente.
I suoi valori sono:
- gusto personale
- marca
- avertizing
- prestazioni del prodotto
- promozioni
- reputazione sociale
L'emotional price si ottiene sottrando
il valore percepito al prezzo reale.
Intenction to buy è l'intenzione di
comprare, guida il compratore all'acquisto. E' determinata dal prezzo
emotivo: se è alto compro, se invece è più alto quello reale non
compro. Se un oggetto non emoziona non viene acquistato. Un esempio
di oggetto emozionale è l'Apple: Steve Jobs voleva vendere emozioni.
Il prezzo reale, un sacrificio, e il
prezzo emotivo, un beneficio, sono alla base dell'intenction to buy:
quando il sacrificio è + alto, rinuncio all'acquisto; quando il
beneficio è più alto procedo all'acquisto.
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