domenica 8 dicembre 2013

MARKETING: IL FATTORE CRITICO DI SUCCESSO

5 novembre 2013, 5° lezione di Marketing tenuta presso Libera Accademia di Belle Arti LABA di Torbole a cura del professore Corrado Corradini.

In questo post si parlerà, come nel post precedente, del fattore critico di successo o CSF ma questa volta in maniera più approfondita, capendo meglio di cosa di tratta e dei fattori che lo caratterizzano. Il CSF è una soglia che, se superata, determina il successo, al contrario, se ci si ritrova al di sotto di essa, ci si troverà nell'insuccesso.
 
Cos'è il Break Even Point?
Un concetto molto simile a quello sopra riepilogato. Il Break Even Point è il punto in cui spesa e entrate sono alla pari, quindi è l'importo delle vendite. Seguendo il grafido riportato, tra il punto di pareggio e la massima capacità produttiva è tutto guadagno (margine contributivo). Invece se aumento il limite massimo, aumentano le spese e di conseguenza diminuisce il ricavo. Il Break Even point è possibile se i prezzi di un'azienda sono superiori ai costi variabili unitari. Se è così, allora ogni unità di prodotto venduto genererà qualche " contributo " verso la copertura dei costi fissi.
  
L'azienda è un'entità che opera all'interno di una società che deve tener conto delle variabili aggregate della società. 
Quali sono queste variabili? I fattori critici di successo sono le variabili su cui il management può agire e possono influire sulla posizione dell'impresa sul mercato. Il fattore critico di successo viene definito dalla mission. Ci impone di analizzare costantemente dati, mercati e impresa, perché, tenendo costanti e controllate le variabili aggregate e analizzando dati, capisco e riesco a mantenere il mio fattore critico di successo. Inoltre attraverso le analisi posso spostarlo così da non finire nell'insuccesso. Quindi è l'insieme di fattori critici di successo che sono determinati da variabili aggregate. Il fattore critico di successo è frutto di un piano. Questo dovrebbe essere attuato considerando la piattaforma per la crescita, gli utili e gli seguenti fattori critici di successo:
  • Denaro: deve esserci un positivo flusso di cassa (sopra la soglia del break even point), una crescita dei ricavi e dei margini di profitto.
  • Il tuo futuro: c'è la necessità di acquisire nuovi clienti e/o distributori. Determino il futuro investendo nel presente “Il futuro non si prevede, ma si determina”
  • La soddisfazione del cliente: il cliente delle essere felice del servizio fornito
  • Qualità: In base alla qualità di un prodotto o servizio, si avrà un certo fattore critico di successo o di insuccesso.
  • Sviluppo del prodotto o del servizio: Cosa c'è di nuovo che aumenterà affari con i clienti esistenti e di attrarre nuovi?
  • Capitale intellettuale: Aumentare ciò che sai è redditizio.
  • Le relazioni strategiche: Nuove fonti di business, dei prodotti e al di fuori delle entrate.
  • Collaboratore di attrazione e la conservazione: La capacità di fare (PLAN DO CHECK ACT) e di essere a portata di mano. La scelta dei giusti collaboratori di attrazione e conservazione determina il fattore critico di successo.
  • Sostenibilità: consiste nella capacità di mantenere il tutto (ciò che si è pianificato) in corso. La domanda da porsi è “E' possibile sostenere il processo?”. Un piano deve essere sostenibile. La sostenibilità è al centro di tutte le azioni di marketing ed è fondamentale.
In cosa consiste il Plan Do Check Act
Il marketing strategico inizialmente prevede la scelta della vision e della mission, quindi la pianificazione dell'azienda. I collaboratori che fanno parte di questa pianificazione sono di due tipi: creativo (innovazione) e conservativo (mantenimento status quo). Il “Plan” da solo non basta, quindi c'è la necessità di passare alla fase “Do”, ovvero entrare nella fase pionieristica. Si inizia così ad ottenere dei feedback, dei risultati su cui si inizia a fare dei controlli “Check”. Dopo queste tre step iniziali si può passare alla fase dell'agire “Act”. Il processo “Plan Do Check Act” è in continua evoluzione e continua a ripetersi all'infiito. Se si fermasse dopo il compimento di tutte le fasi, tutte le evoluzioni avvenute (tecnologiche, politiche ecc..) si fermerebbero ed è come se "tutto andasse bene cosi". Invece con un continuo ripetersi di queste azioni si è in continuo miglioramento e rigeneramento. In conclusione si può affermare quindi che "PDCA" consiste nella verifica e nella realizzazione della mission.

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